Modica Calcio: Incatasciato, Musso, Butera, Misseri (20' st Tripoli),
Vindigni, Basile, Genovese, Gatto, Drago (48' st Caruso), Pellegrino, Toscano
(31' st Pitino). A Disp: Pisana, Prossimo, Denaro, Terranova. All. Giancarlo
Betta.
Città di Comiso: Salerno, Dipasquale, Cassarino (1'st Camara), Rimmaudo,
Rotondo, La Raffa, Marino, Balba (34' st Modica), Conteh, Gurrieri (20' st
Mascara), Bojang. A Disp: Carrabba, Dominante, Di Giacomo, Rizza, Assenza,
Tummino. All. Gaspare Violante.
Arbitro: Flavio Giuseppe Bertolino di Trapani.
Assistenti: Giuseppe Corona di Marsala e Salvatore Nigrelli di Barcellona
Pozzo di Gotto.
Note: st 47' espulso Mascara e Toscano (dalla panchina) per scorrettezze.
Paternò – Campionato e Coppa Italia Promozione si tingono di rossoblù.
Ieri pomeriggio, infatti, al “Falcone – Borsellino” di Paternò, il Modica
battendo in finale di Coppa Italia il Città di Comiso centra lo storico
“double” e scrive una pagina importante della storia novantennale del sodalizio
rossoblù.
A Paternò è stata una partita non troppo bella, che il Modica a 40 giorni
dal successo in campionato ha saputo interpretare molto bene soprattutto nella
prima frazione di gioco.
Il Città di Comiso ha provato a tenere botta, ma alla fine ha prevalso la
squadra che ha dominato la seconda parte della stagione che ha portata poi al
doppio successo.
Il Modica parte forte e al 2' Genovese, da posizione defilata mette i
brividi a Salerno con un tiro a “giro” che finisce di poco sul fondo.
Al 17' Pellegrino “sventaglia” dalla destra per Toscano, che “spizza” di
testa per Gatto che entra in area e lascia partire un rasoterra che Salerno
para a terra in due tempi.
Il Modica insiste e al 19' Musso in proiezione offensiva sulla destra
arriva sul fondo e “scarica” per l'accorrente Pellegrino, ma la sua conclusione
si perde alta sulla traversa.
Al 20' il Comiso si affaccia per la prima volta dalle parti di
Incatasciato con un tiro dal limite di Bojang che si perde alto sulla
trasversale.
Al 34' altro “brivido” per Salerno. Genovese calcia una punizione dal
limite con palla che si perde di poco a lato dando anche l'impressione del gol
al pubblico di fede modicana presente nella cittadina etnea.
Al 44' arriva il meritato vantaggio modicano. Lo realizza Pellegrino che
dalla lunetta dei sedici metri lascia partire un tiro che deviato leggermente
da un avversario s'insacca nel sette alla sinistra di Salerno.
Il gol del vantaggio è l'ultima azione della prima frazione di gioco.
Nella ripresa ci si attende la reazione verdearancio,ma è il Modica ad
avere due ghiotte occasioni per raddoppiare.
La prima al 2' con il tiro da fuori di Gatto che Salerno para con
difficoltà e la seconda al 6' quando Butera chiede e ottiene la triangolazione
con un compagno e si presenta a tu per tu con Salerno,bravo a restare in piedi
e respingere il tiro a botta sicura del
giocatore modicano.
Al 19' Dipasquale scende sulla destra e arrivato sul fondo crossa basso
per Bojang che gira a rete con Incatasciato che para a terra.
Al 22' arriva il raddoppio modicano. Tripoli entrato in campo da 120” su
assist al “bacio” di Genovese entra in area dalla sinistra e batte Salerno con
un rasoterra che finisce in rete sul palo opposto.
L'ultimo sussulto verdearancio arriva al 26'quando su un cross dalla
sinistra, Conteh di testa incrocia la conclusione con palla che lambisce il
palo destro di Incatasciato e finisce sul fondo.
Le menti offuscate dalla stanchezza e dal gran caldo nel finale fanno
incattivire per qualche istante una gara molto corretta. A pagare dazio sono Mascara e Toscano (dalla panchina) che
vanno anzitempo sotto la doccia.
Al fischio finale festeggiano i rossoblù modicani che ottengono il
“double” e fanno entrare di diritto
Mattia Pitino, Danilo Radenza e Salvo Di Raimondo il loro staff e i giocatori
nella storia del calcio modicano per aver vinto per la prima volta in 90 anni
il trofeo in memoria del dottor Orazio Siino.
“Dedichiamo questo doppio successo innanzitutto alla città, ai tifosi che
ci sono stati sempre vicini – spiega a fine gara Giancarlo Betta – ma anche a
noi stessi, perchè non era facile giocare dopo 40 giorni la finale. La squadra
era inevitabile ha perso la condizione, ma nonostante ciò ha giocato con grande
maturità, ha saputo leggere bene le fasi della partita concedendo qualcosa al
Comiso solo quando ci siamo allungati perchè stanchi. Penso che se c'era una
squadra che meritava di vincere la coppa – continua – questa era il Modica per
il semplice motivo di essere riusciti a eliminare le squadre più forti quali
Roccacquadolcese e Resuttana San
Lorenzo. Entrare nella storia del calcio modicano fa piacere, quando si vince
vuol dire che tutte le componenti hanno funzionato. Ha funzionato la società,
la squadra, la stampa e il tifo però ora si volta pagina perchè si va in
Eccellenza che è un campionato molto più competitivo, ma la dirigenza ha
investito bene e ora è importante saper gestire le situazioni per quanto
riguarda l'aspetto delle strutture per poter affrontare al meglio il massimo
campionato regionale. Ne approfitto visto che la stagione è giunta al termine
per ringraziare e salutare la tifoseria del Modica che ci ha sostenuto tutto
l'anno e ci sono stati molto vicini”.
La squadra al rientro in città è stata accolta con cori di gioia dalla
tifoseria che poi ha sfilato per le vie del centro storico della città portando
in trionfo il trofeo che ha dato lustro e onere a tutta la città e a tutti i
suoi abitanti. I rossoblù hanno festeggiato il successo in un noto ristorante
di Corso Umberto e concluso la serata con la foto di gruppo con la Coppa Italia
nella scalinata della Chiesa di san Pietro.